I professionisti sono stati scelti in base alle specifiche competenze maturate nel campo degli old e new media, avendo cura, di individuare i protagonisti del processo di transizione narrativa in cui sta assumendo un ruolo nevralgico il mobile journalism.
La scena digitale ha cambiato il modo di veicolare le notizie e, di fronte al flusso di contenuti generati dagli utenti, la verifica delle fonti, con il necessario debunking, è centrale nella definizione di una specifica consapevolezza e responsabilità nel fare informazione. I professionisti ci aiuteranno a trasportare la didattica sul piano dei modelli operativi esemplari: come cambia il mestiere con il digitale?
Quali competenze bisogna acquisire per essere competitivi nel mercato delle informazioni? Quale valore ha la deontologia di fronte all’onda montante delle fake news? Come si preparare, si realizza e si pubblica un’intervista o un’inchiesta che sia in grado di avvicinarsi il più possibile alla verità dei fatti?
Domande alle quali si aggiungeranno inevitabilmente altri temi: il trattamento dei big data come accesso ai saperi della Globalizzazione; il lavoro di squadra per integrare le competenze del gruppo; la cultura del dubbio come strumento di conoscenza; la capacità di essere testimoni del nostro tempo, avendo la consapevolezza che la cronaca, nel fluire del tempo, è fonte della storia. Il giornalismo, sempre più archivio digitale del presente, sarà in grado nel futuro di aiutare chi cerca risposte nel passato.
Giornalismo e Storia, in quanto racconti pubblici, sono alleati nella ricostruzione dei contesti e alla definizione dei fatti nel rispetto della verità.
Un tema sensibile se consideriamo che oggi l’informazione è veicolata dalle immagini, fonti facilmente manipolabili sulle quali il giornalista deve essere in grado intervenire per seguire le diverse piste interpretative.
I giornalisti del XXI secolo dovranno svolgere un ruolo civico e sociale assecondando lo sviluppo del Citizen journalism e reagendo alla diffusione dello hate speech che deforma e confonde news e fake news, verità e post-verità.
Il primo ciclo di 6 incontri si svolgerà dal 12 aprile al 12 maggio 2021. La Masterclass ha come responsabili scientifici il prof. Virgilio D’Antonio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, e il prof. Marcello Ravveduto, docente di Public and Digital History. Il coordinamento didattico è curato dalle dott.sse Paola D’Elia e Simona Libera Scocozza.
Agli studenti che frequenteranno l’intero ciclo di seminari saranno riconosciuti:
– 2 Cfu per i corsi di studio (triennale e magistrale) del Consiglio Didattico di Scienze della Comunicazione;
– 1 Cfu per i corsi di studio (triennale e magistrale) del Consiglio Didattico di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.
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