Rintocchi fastidiosi: pomo della discordia le campane della chiesa dei Salesiani

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“Siamo stati svegliati dal suono estremamente forte delle campane alle 7.30 del mattino. Salerno è una città bellissima ma certe cose, almeno per i turisti, andrebbero riviste”.

E’ la segnalazione di una coppia del nord Italia in vacanza a Salerno e svegliata, nel giorno di ferragosto, dal suono delle campane della chiesa dei Salesiani nel rione Carmine a Salerno.

Rintocchi troppo rumorosi alle 7.30 e ripetuti alle 9.30 ed alle 18.30. Suoni avertiti anche a molta distanza dalla chiesa con balconi e finestre aperte per via del caldo di questi giorni e che possono creare qualche disagio.

Un problema che si trascina da anni. Tante le segnalazioni da parte di famiglie che vivono attorno alla chiesa dei Salesiani. Il rumore intenso delle campane, secondo alcuni,  disturba, e non poco, soprattutto i più piccoli.

Nel 2012 l’allora arcivescovo Luigi Moretti emanò un decreto arcivescovile molto preciso e dettagliato al riguardo. In uno dei punti del documento si legge: “L’intensità del suono deve essere, se possibile (nel caso di amplificazione) regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano la funzione di segno (siano quini percepibili da parte dei fedeli), ma non fonte di disturbo”

In alcune circostanze i divini suoni delle campane possono diventare rumori infernali, soprattutto quando al posto del tradizionale suono della vera campane, su alcuni campanili delle chiese vengono installati veri e propri sistemi elettronici amplificati che diffondono allo scoccare di ogni ora lunghe note musicali. Non sappiamo, ovviamente se questo è il caso e se sono realmente molesti i rintocchi della chiesa dei Salesiani ma una riflessione, alla luce delle segnalazioni pervenute è d’obbligo.

Effettivamente per chi vive nei pressi di una parrocchia, soprattutto durante l’estate, il riposo può diventare se non impossibile alquanto complicato. Il suono delle campane, anche quando non è ossessivo e ripetuto ma prodotto in orari dedicati al riposo può dare fastidio, soprattutto a persone con le orecchie sensibili e che vivono ogni giorno a distanza ravvicinata.

Nelle vicinanze della chiesa per molti altri cittadini, invece,  il rintocco delle campane non è fonte di disturbo anzi. C’è anche chi chiede di posticipare di almeno un’ora il primo rintocco, quello delle 7.30 del mattino, soprattutto nel periodo di luglio e agosto che coincidono con i periodi di ferie.

Che fare se il rumore del campanile della chiesa dà fastidio? Cosa prevede la legge? Ma soprattutto, visto e considerato che le chiese rientrano nella «giurisdizione» dello Stato pontificio, cosa si può fare per difendersi? Lo spiega il sito web laleggepertutti.it

Niente timore. La Cassazione ha previsto anche questa ipotesi. Vediamo dunque come difendersi dal rumore delle campane della chiesa.

rumori sono regolati in parte da norme di carattere amministrativo, che fissano le soglie a cui determinate attività devono attenersi; per altra parte – almeno nell’ambito dei rapporti di buon vicinato – c’è la norma del codice civile secondo la quale non si possono impedire i rumori che, per quanto antipatici, sono «tollerabili». E cosa sia «tollerabile» o meno lo decide il giudice quando un cittadino si rivolge a lui perché non riesce più a dormire la notte.

Chi dunque si aspettava di sentirsi dire che i rumori sono vietati oltre un certo quantitativo di decibel rimarrà deluso: come abbiamo già spiegato nell’articolo Quali rumori sono vietati in condominio e in Rumori di domenica mattina, cosa prevede la legge?, bisogna valutare le circostanze del singolo caso e le variabili come l’orario in cui il rumore viene prodotto, il contesto geografico in cui l’appartamento si trova, il rumore di fondo della zona (ossia a quel complesso di suoni, di origine varia e spesso non identificabile, continui e caratteristici della zona medesima, sui quali s’innestano, di volta in volta, rumori più intensi come voci, auto ecc.). Ad esempio, se la casa si trova in centro città la soglia della tollerabilità è più elevata perché è più elevato il rumore di fondo.

Si deve poi tener conto, oltre all’intensità del rumore, all’orario in cui lo stesso viene prodotto e alla collocazione dell’immobile, anche della ripetizione e della durata del rumore medesimo.

Alle chiese si applica la legge italiana sui rumori
Veniamo dunque alle belle notizie per chi è molestato dai rumori delle campane della chiesa. La norma del codice civile sulle immissioni rumorose è, secondo la Cassazione, applicabile anche alle strutture parrocchiali sportive e ricreative, per cui il parroco è tenuto ad adottare accorgimenti idonei a contenere le immissioni rumorose eccedenti la normale tollerabilità, provenienti da tali strutture, per esempio, riducendo l’orario di apertura.

La Corte osserva che anche la Chiesa cattolica e le sue istituzioni locali [quando agiscono come soggetti privati] come quando è in discussione l’uso di beni di proprietà privata, soggetti alle regole del codice civile, sono tenuti, come chiunque altro, a rispettare le norme di relazione tra le quali rientrano i limiti all’immissione di rumori.

Secondo il tribunale di Roma si può anche agire d’urgenza per far smettere il parrocchiano di suonare ogni ora le campane della chiesa. Si legge in sentenza  che le immissioni acustiche intollerabili provenienti da strutture parrocchiali (come nel caso di prolungato rintocco di campane e schiamazzi) sono suscettibili di essere oggetto di un ordine di inibizione all’esito di un procedimento d’urgenza “abbreviato”, in quanto costituenti fenomeno idoneo a produrre un danno alla salute.

Ancora è sempre la cassazione a ricordarci che, poiché il suono delle campane è percepibile da un numero elevato e indeterminabile di persone, siamo nell’ambito del penale. Cioè, ci si può spingere non solo a richiedere il risarcimento del danno e l’ordine al parroco di «smetterla!», ma è possibile anche sporgere denuncia ai carabinieri o alla procura della Repubblica.

È sufficiente a realizzare il reato di disturbo del riposo delle persone anche il rintocco intenso e diffuso delle campane, che non sia collegato a una funzione religiosa, o dell’orologio campanario di una chiesa che scandisca regolarmente l’ora.

 

15 Commenti

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  • Abito da circa 25 anni in via San Giovanni Bosco, e personale il ritocco delle campane non mi provoca fastidio anzi. Cari turisti da quale eremo provenite?

  • Rumori delle campane che avvertono la messa mezzora prima? E dell’Estate ragazzi ne vogliamo parlare? Puntualmente per un mese ed oltre dal mattino presto fino alla sera tardi si sente di tutto.. trombette, urla, cori, canzoni tutte amplificate dagli artoparlanti e dai megafoni!!!! E delle dormite notturne di gente straniere nell’oratorio con tanto di covid? E dello schiamazzo continuo di ragazzini in preda a manie distruttive che frequentano le vicinanze dei Salesiani? Piuttosto… andate a messa e confessatevi che peccate anche nel semplice parlare! Per la coppia del Nord forse evidentemente hanno sbagliato meta o quantomeno viste le loro abitudini fredde dovevano prendere un bed in zona Sala Abbagnano! Saluti alla redazione.

  • Rosario, capisco che tu debba onorare il tuo nome di battesimo e forse sarai un po’ sordo o molto lontano dalle tue amate campane ma forse quelli che sopportano i rintocchi sono proprio coloro che provengono da qualche eremo. Per le persone normali è un disturbo e basta, sopportiamo già fin troppo con le normali scampanate in questa Italia oppressa dal cattolicesimo.

  • come al solito l’ipocrisia:ciò che impone la chiesa è sempre un piacere e non un disturbo.

  • “Per le persone normali (il suono delle campane) è un disturbo e basta”, scrive qualcuno., Vivo in Turchia da anni e d’estate alle 4 del mattino e poi per altre quattro volte al giorno gli altoparlanti di tutte le moschee all’unisono ti chiamano alla preghiera. Prova a dire che ti disturbano, che non ti fanno dormire…
    Ormai anche l’Italia e l’Europa sono gremite da mussulmani e vedrete tra qualche decennio se sarete ancora liberi di scrivere queste stronzate. Rimpiangerete le campane, ma sarà troppo tardi.

  • Non hanno più senso se non quello di rimarcare il fatto di avere il potere di fare quel che si vuole

  • Incredibile! In una città dove ci sono schiamazzi notturni continui di persone che “pascolano” alle 2, alle 3 del mattino, fuochi d’artificio verso la mezzanotte in varie parti della città, bar, ristoranti, pizzerie aperti fino a tardi con musica ad alto volume annessa ed avventori urlanti, a dare fastidio sono le campane della chiesa alle 7,30 – 9,30 – 18,30? Eh, si forse hanno ragione a lamentarsi perchè “pascolando” fino alle 3 del mattino, alle 7,30 hanno bisogno di riposare.

  • Ma da quale montagna provenivano questi turisti?! Dal monte Stelvio?! Se una persona, in vacanza, ha tutte le intenzioni (sacrosante, peraltro, nulla questio) di riposare fino a tarda mattinata senza il rischio potenziale di ascoltare rumori molesti, sceglie di conseguenza una struttura che sorga in luogo ameno, bucolico, distanziato dalla caotica baraonda cittadina (come quella che si può trovare, in ogni angolo, di un quartiere centralissimo e popolosissimo come il Rione Carmine!!); oppure, in alternativa, se non vuol rinunciare alle comodità garantite dai servizi che insistono in ambito cittadino, come ha suggerito qualche commentatore più sopra, si adopera per scegliere una struttura ricettiva che più si confà alle proprie esigenze, in quartieri collinari come Sala Abbagnano, Masso della signora, Casa Manzo, Giovi, le alternative ci sono. Non sceglie di venire a villeggiare in pieno centro città.
    Non c’è niente da fare: spesso e volentieri ateismo fa sempre rima con ignoranza.

  • Vorrei chiedere a DON SABATINO, della chiesa di Santa Margherita, di leggere BENE quest’articolo.
    La scampanata alle 7:30 del mattino disturba il sonno e i rintocchi a ogni ora disturbano chi lavora telefonicamente da casa e ha la sfortuna di vivere di fronte alla chiesa.

    La pazienza sta finendo

  • Domattina installo una serie di campane sul tetto di casa mia che suonerò ogni quattro ore …
    eventuali vigili urbani saranno invitati a passare prima dai salesiani.

  • In tema di diffusioni sonore, le orecchie di abitanti in città, sono inondate da una overdose di decibel da mane a notte. Le campane sono in buona compagnia con rombi di motori, schiamazzi di strada, l’ arrotino, il suonatore fisarmonica, l’officina revisioni, il latrato sincopato in coro di cani in vedetta perenne sui balconi, per gentile concessione di proprietari sordi, l’esplosione di bassi amplificati dai finestrini di gaudenti ipoudenti, da lavori stradali impellenti, allarmi antifurto, e via. Chi vive bene in città, sono solo i sordi, perché la cultura del silenzio ?non abita in città.

  • Ho vissuto per anni a via Francesco la Francesco. Abitavo di fronte alla chiesa ed felice al solo guardare il campanile. Mi elevava in alto. Non cogliere il significato di un suono è come essere sordo al mondo e, al pari, cieco alle cose del mondo. Non comprendere il significato di un suono mi lascia perplesso, anche dinanzi al suono della voce di ognuno. Comprendere il suono di una campana che eleva l’animo, di un gong buddista che pervade l’animo, il richiamo di un muezzin che chiama a D-o e di uno shofar ebraico che scuote e sveglia l’animo è come avere più orecchie che accolgono tutto e tutti. Come non c’è peggior sordo di colui che non vuole sentire, così come al pari, non vi è senso dell’accoglienza in colui che è accolto. Salerno è è una città aperta a tutti e dovrebbe essere accolta, per l’ospite, allo stesso modo. In caso, i salesiani continuino a elevare il suono delle campane. Nessuno si è mai lamentato, se non, come del caso, portatori di pregiudizi e per mero egoismo. Una città non può piegarsi dinanzi a desideri sciocchi ed ignoranti. Come uomo e come avvocato, mi auguro che nessun giudice possa mai accogliere un ricorso fondato su motivazioni aberranti , per quattro o 15 giorni di soggiorno in una città, della quale non si comprende lo spirito e l’anima. Chi non sa viaggiare ed accettare l’altro, forse, è meglio che resti nei propri confini del suo ego. Andiamo avanti e lo dico come ebreo.

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