Covid, ex direttore Ema Guido Rasi: “Non potremo avere un Natale normale”
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Praticamente prepariamoci a passare un altro Natale e un altro Capodanno ognuno a casa propria senza cenoni e pranzoni e altre due vigilie (+la notte di Capodanno) senza la movida e temo anche un altro anno senza la messa di Natale a mezzanotte e i bambini che vanno in giro a festeggiare la Befana e tutto questo dopo due anni di Covid con il vaccino in più quest’anno non è una sconfitta (l’anno scorso potevamo dirla tale dato che in estate avim fatt ‘e sciem) ma un umiliazione nazionale senza precedenti nella storia italica che darebbe il colpo di grazia a questo paese su tutti i livelli e fa sì che l’immagine internazionale dell’Italia sia quella di un popolo cafone, senza rispetto per i suoi morti e per Bergamo (l’epicentro della strage della prima ondata) e se non reagiamo con un colpo di remi a ciò senza fare mea culpa dei errori fatti (chi più chi meno ognuno ha fatto i suoi errori) ci prenderemo la briga anche di un paese masochista, sorda, indignitosa, divisa, senza identità nazionale, senza capacità di reagire e troppo resiliente, succube a chi è al comando e troppo paurosa di reagire