Chiusura distinti e ammenda Salernitana, le motivazioni: Pereyra ha provocato

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Sono state pubblicate quest’oggi le motivazioni della decisione della Corte Sportiva d’Appello della FIGC circa il respingimento del ricorso dei legali della Salernitana contro la chiusura di distinti. I giudici hanno ritenuto le misure adottate dalla Salernitana «insufficienti, se non sul piano della prevenzione, a garantire, quantomeno, quello della vigilanza». « Nel corso della gara, sono stati lanciati verso il terreno di giuoco, il recinto di giuoco, la panchina dell’Udinese e, verso gli ufficiali di gara, numerosi fumogeni, bengala, bottiglie di vetro, bottigliette di plastica piene d’acqua e, in ultimo, anche un seggiolino. Alla fine del primo tempo, mentre l’arbitro stava uscendo dal terreno di giuoco, dalla tribuna centrale dello stadio, occupata dai tifosi locali, veniva lanciato un fumogeno che, fortunatamente, cadeva a pochi centimetri dal direttore di gara, senza colpirlo.

Al 12° del secondo tempo, l’arbitro doveva sospendere la gara per 7 minuti, a causa di un fitto lancio, in campo, di diversi fumogeni, bottiglie ed oggetti di vario genere, provenienti dal settore dello stadio denominato »Distinti«, occupato dai sostenitori della squadra di casa. Il direttore di gara, nella circostanza, richiamava al centro del campo l’assistente 2, per tutelarne l’incolumità. Inoltre, l’arbitro, al fine di sedare il comportamento violento dei tifosi della Salernitana, richiedeva alla società U. Salernitana 1919 s. di effettuare due annunci di richiamo, tramite lo speaker dello stadio.

E’ pacifico ed incontestato che la società reclamante abbia incrementato per l’occasione il servizio stewarding, al fine di prevenire comportamenti antisportivi e violenti da parte dei propri sostenitori, così come è altrettanto pacifico che il comportamento provocatorio, tenuto nella circostanza dal calciatore dell’Udinese, Pereyra, abbia riscaldato gli animi, ma tutto ciò non può essere ritenuto idoneo ad escludere la responsabilità della U. Salernitana 1919 s. Il secondo ricorso, come detto sopra, è stato accolto soltanto in parte, perché i giudici hanno riconosciuto come vi fosse stato un “comportamento provocatorio del calciatore dell’Udinese Pereyra che, dopo la segnatura della quarta rete, è andato ad esultare sotto la curva Sud dello stadio, occupata dai sostenitori della Salernitana”.

Fonte SalernitanaNews

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