La proroga della campagna abbonamenti della Salernitana ha consentito di superare quota ottomila (il dato ufficiale definitivo, nell’ultimo report fornito stamattina dall’ufficio stampa della società granata, si è attestato su 8118 tessere sottoscritte) ma non ha fatto registrare quell’impennata che era lecito attendersi alla luce degli ultimi colpi di mercato e del primo punto in campionato conquistato dalla squadra di Nicola a Udine.
In undici giorni di supplemento di campagna abbonamenti i carnet acquistati sono stati – sempre confrontando i dati ufficiali comunicati dalla società, 248. Un risultato ben al di sotto delle aspettative, che colloca la Salernitana all’undicesimo posto nella graduatoria generale delle società di serie A.
Più spedita, invece, procede la prevendita per i biglietti della gara Salernitana-Sampdoria, in programma domani, domenica 28 agosto (con calcio d’inizio alle ore 18.30) allo stadio Arechi: staccati già, ad ieri sera, 9726 ticket.
A Salerno si fanno troppe chiacchiere..a Lecce quasi 20.000 abbonati ..piazza del sud con gli stessi problemi o esigenze di orari o quanto altro che può avere un tifoso a Salerno…
8200 abbonamenti fatti, tra cui il mio, rappresentano un numero altissimo, quasi folle, considerando il prezzo salatissimo degli stessi, roba da banchieri svizzeri, e lo stato pietoso, anzi da quarto mondo, in cui versano l’Arechi e le zone circostanti. La società ha incassato più di 3 milioni dalla campagna abbonamenti. Chi storce il naso sulle aspettative mancate è in cattiva fede e va isolato.
Sono contento perché significa che i cittadini hanno capito che sono ben altre le spese da affrontare che vedere una squadra di calcio che quasi sicuramente dovrà lottare solo per qualche punto con la speranza che le altre facciano peggio per salvarsi. Complice anche il presidente dalla bocca larga ma dalle mani ferme. Cercava di fregare i tifosi con promesse di qualche buon giocatore ma nessun arrivo e nessuno ci è cascato, anche il caso sabatini de sanctis a smorzato gli entusiasmi. Sono contento cosi i cittadini spendono per i cittadini e non per qualche chiacchierone con il conto in banca milionario.