Settimana scorsa, sulla pagina social dell’evento, ha lanciato un sondaggio dicendo: «Noi saremmo pronti a ripartire, ma vista l’attuale situazione relativa all’energia (anche se il consumo di un mese per una batteria grande o piccola di led è veramente irrisorio) vogliamo condividere con voi la scelta definitiva sul da farsi, per evitare polemiche, disfattismo o strumentalizzazioni inutili. Pertanto, invitiamo ognuno di voi salernitani presenti nel gruppo a commentare con un semplice “sì” o “no” l’accensione dei balconi».
In sette giorni, questo il tempo messo a disposizione, oltre 800 salernitani in rappresentanza della propria famiglia e del proprio balcone si sono letteralmente catapultati sulla pagina per dare il loro assenso a IlluminiAMO Salerno. La motivazione che mette tutti d’accordo è che oramai l’appuntamento è entrato nel cuore dei cittadini, che per nulla al mondo rinuncerebbero a quella che per loro è una tradizione a tutti gli effetti. Piovono i sì e i no si contano in una mano.
IlluminiAMO Salerno tornerà perché unisce, regala speranza, restituisce compagnia e abbraccia un’intera città da quartiere a quartiere. Nelle adesioni c’è chi specifica che pur di partecipare metterà meno luci e più ghirlande, che magari eviterà sprechi dentro casa ma ai balconi illuminati non rinuncerà.
«Condivisione e entusiasmo: questa iniziativa conferma la sua grande capacità aggregativa. Sono molto felice che le persone, nonostante il periodo difficile, abbiano scelto di non fermare l’iniziativa e proseguire» dice Pippo Pelo.
Aderire, anche questa volta, è molto semplice: si chiede a tutti i cittadini di Salerno di addobbare, sia pure con il minimo sforzo, i balconi delle proprie abitazioni con le classiche luminarie natalizie, tendenzialmente luci bianche ed elettriche, non a batteria né a carica solare.
LA STORIA
L’iniziativa non ha nessun altro scopo se non quello di dare “luce” alla città che più di ogni altra è diventata popolare in Italia e nel mondo per essere, nel periodo natalizio, con le caratteristiche e superbe Luci d’Artista. Messa in piedi nel 2020, nel giorno dell’Immacolata, in piena fase Covid-19, riuscì a illuminare uno dei periodi più bui degli ultimi decenni in vista delle festività natalizie.
I balconi illuminati, dalla ZO al centro storico, senza esclusione delle zone collinari e alcuni piccoli comuni della provincia che si aggregarono all’iniziativa, riuscì a regalare un sorriso ai salernitani che insieme guardavano al futuro della propria città, immaginando la ripartenza e riscaldando l’atmosfera di dicembre in un mix di speranza e gioia. L’anno scorso il secondo capitolo, l’adesione di oltre 15mila persone, tante iniziative benefiche.
No. Ovviamente.
Certo non bastavano gli aumenti mo regaliamo anche corrente NOOOOOOOOOOOO
Siete peggio di Putin, manco vi fermate, e poi chiaramente dite che ilrdc è una porcheria, tanto voi che problemi avete, vi siete anche aumentato gli stipendi, dico NO, perché non servono a niente, ne producono economia vera per i commercianti ristoratori, forse qualcuno che vende le pizzette a 1 euro si, siate Seri, pulite la città, strade verde fogne, pensate un po’ alla gente e alla città nella sua interezza non solo gli amici degli amici, prendete esempio della batosta elettorale, il tempo sta per scadere….
Caro Cesare Falcone che andasti alla scuola Quagliariello, poi sede vv.u, poi appartamenti costruiti con fondi di housing sociale, mai consegnati a vecchi invalidi incapienti a torrione, ma infine regalati a quattro soldi agli amichetti di delucra.
Un ripensamento di opportunità in questi tempi difficili sugli sperperi di soldi pubblici e privati per la cafonata “d’artista”, proprio no? Nonostante il rischio razionamento energetico le superbollette e la truffa del pagamento ogni mese?
Con minore stima di un tempo, ciao.
Caro Cesare Falcone quando i vari duce sputano in faccia ai poveri , dai puthitler ai semplici inutili de lucra contro il rdc tal quale ai meloni ed alle angurie fracide calendiane e renzie_ano.
Con meno stima di una volta quando i capelli li avevi e facevi la classifica musicale nella palestra della Quagliariello invece di far ginnastica, tra di noi.
NOOOOOOOOOOOO PROPRIO NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOPOOOOOOOOOOOOOOOOOOO