In caso di un “sensibile peggioramento dell’epidemia“, il Ministero della Salute non esclude che si possa valutare il ritorno alle mascherine al chiuso o, addirittura, misure temporanee come la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti o il ricorso al lavoro da casa.
Nessuna decisione definitiva, ma indicazioni – come riporta il sito web milanofinanza.it – per non farsi trovare impreparati, fornite però da un governo in scadenza in un documento inviato alle Regioni.
“Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi – per il terzo anno consecutivo – ad affrontare un autunno e un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute.
Il futuro della pandemia da Sars-Cov-2 non dipende solo da nuove varianti che possono emergere e sostituire quelle precedentemente circolanti, ma anche dai comportamenti e dallo stato immunitario della popolazione“, si legge nella bozza della nuova circolare con le indicazioni per prepararsi alla stagione fredda.
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vott a vnì o govern nuov.
Ovviamente ormai e tardi x il Se……
Peggiorerà, inevitabilmente,senza se…..il se lo dovevate mettete ad aprile…..( E se questa estate facciamo finta di niente……se iniziamo ad raccontarci cazzate,che ed è tutto finito,se togliamo le restrizioni,se riapriamo tutto,….se se. Se. Se ….se…..non è più tempo di se ,da adesso a fine febbraio marzo,sarà un ecatombe.
Il governo non dice però che stare chiusi in casa fa molto male alla salute, come risulta da vari studi fatti sui lockdown imposti dai vari governi. Inoltre non informa il cittadino che le mascherine non sono fatte né certificate per impedire il passaggio di virus e batteri, anzi che fanno proliferare muffe e batteri quando uno le indossa troppo allungo e che si rischia danni seri alla salute inalando il proprio CO2 insieme ai vari virus e batteri. Il governo e i giornali sono tenuti ad informare correttamente i cittadini e non devono creare panico né falsa informazione né restringendo la libertà costituzionale delle persone per una influenza come è stato oramai dichiarato dall’OMS e da Fauci.
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