Tre morti e 4 feriti in una riunione di condominio, fermato l’omicida. E’ successo a Roma

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E’ stato fermato l’uomo che questa mattina ha ucciso tre persone e ne ha ferite quattro nel corso di una riunione di condominio a Roma, nella zona di Fidene. Alcuni dei feriti sarebbero in condizioni gravi.

Il fermato è un uomo di 57 anni, Claudio Campiti, che nel corso della riunione di condominio, per motivi ancora da accertare, ha estratto la pistola e ha fatto fuoco uccidendo tre donne: Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. 

“E’ entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare”. E’ quanto raccontato da una testimone che era presente alla riunione di un consorzio di condomini a Fidene.

Campiti avrebbe preso la pistola ad un poligono di tiro senza restituirla. Avrebbe fatto fuoco appena entrato nel gazebo dove era in corso la riunione sparando contro il consiglio di amministrazione del Consorizio.
“Ho provato a saltargli addosso ma già altri gli si erano buttati addosso. Aveva bloccato la porte e ci ho messo un po’ per far uscire la gente. Se non fosse stato per noi sarebbe stata una strage, aveva 2 caricatori e altre cartucce. Ho visto una ragazza accanto a me che è stata colpita ed è morta”. La testimonianza di un uomo presente durante la sparatoria avvenuta questa mattina nel quartiere Colle Salario mentre era in corso una riunione di condominio in un bar.

Una medaglia con un fascio littorio e il motto fascista ‘Molti nemici molto onore’, ‘soldatini’ con le fattezze di Hitler e Mussolini, assieme a decine di foto di quelle che sembrano gite domenicali a Roma, a Villa Adriana di Tivoli tra gli altri. E’ quanto si vede sul profilo Facebook di Claudio Campiti, fermato per la sparatoria di Roma.

Campiti aveva chiesto il porto d’armi ma gli era stato negato. Il no era arrivato grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri del luogo dove viveva, in provincia di Rieti, che avevano riferito delle liti in atto con il Consorzio.

Benvenuti all’inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, so’ tutti ladri”. E’ quanto scrive l’uomo fermato per la sparatoria di Roma, Claudio Campiti, sul suo blog dedicato al Consorzio Valle Verde. Il post, del 2 novembre 2021, è un lunghissimo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte “mafie” e passaggi inquietanti come “Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità”.

I carabinieri della scientifica di via in Selci stanno effettuando in rilievi all’interno del gazebo che il Consorzio Valleverde aveva affittato per svolgere oggi la riunione di condominio. Si tratta di una organizzazione che gestisce villette nella zona del lago di Turano, utilizzate come seconde case dai consorziati. Moltissimi i curiosi presenti in via Monte Giberto che stanno assistendo all’attività di verifica dei carabinieri nella struttura in legno di fronte ad un bar, teatro della tragedia.

“Era un consorziato conosciuto da tutti” e in passato aveva fatto minacce verbali. E’ quanto racconta un’altra testimone.
Il 57enne attualmente in stato di fermo “avrebbe sparato contro il consiglio di amministrazione del consorzio – ha aggiunto la testimone -.L’arma si è inceppata ad un certo punto ed è stato bloccato da alcuni consorziati che hanno anche sbloccato la porta. Io mi sono salvata perché mi sono messa sotto il tavolo e sono riuscita ad uscire a carponi dalla sala”, afferma la donna ancora sotto shock.

Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”. Lo scrive, su Twitter, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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