Sono accusati, a vario titolo, di estorsione e tentata estorsione, in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso: in carcere sono finiti il 56enne V. D. F. di Bellizzi ed il 43enne C. I di Battipaglia, agli arresti domiciliari invece i fratelli battipagliesi V. F e F. F., rispettivamente di 48 e 40 anni. Quest’ultimo, parente dell’ex presidente del Consiglio comunale di Battipaglia si trovava già ristretto ai domiciliari per la nota vicenda delle minacce, in tribunale, ad un testimone del processo inerente la vicenda dell’assegnazione dei posteggi al mercato rionale.
Nello specifico, i primi due sono accusati di aver minacciato ed ottenuto 550 euro da una coppia, per saldare un debito contratto con un terzo creditore, e di aver cercato di farsi consegnare del denaro da un imprenditore. V. D. F., inoltre, avrebbe minacciato il titolare di una concessionaria di autoveicoli da cui ha intascato circa 15.000 euro per saldare un debito contratto con un’altra persona.
V. F. ed F. F., invece, dovranno rispondere di aver minacciato ed ottenuto, da un proprio debitore, denaro contante, una vettura, 43 cambiali del valore di 1.000 euro ciascuna ed una carta Bancoposta da cui prelevavano le somme accreditate, mensilmente, dalla vittima.
I due fratelli avrebbero poi percepito, da un uomo e dai suoi genitori, il pagamento di 20.000 euro necessari ad onorare un debito di gioco.
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