Dopo due anni di terapie Donato Lambiasi è tornato a casa

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Sono trascorsi esattamente due anni e otto mesi da quel tragico 30 gennaio 2016 che ha cambiato la vita di Donato Lambiasi. Il giovane di Baronissi, vittima di un incidente stradale che lo ha paralizzato, torna finalmente a casa. «Siamo felici sia tornato a casa. Donato aveva bisogno di tornare a casae di stare con i suoi amici e la sua fidanzata», ha dichiarato la mamma Raffaella Patente. Lo scrive Le Cronache oggi in edicola

Il giovane, la sera del 30 gennaio, era a lavoro quando, a bordo del suo scooter, è stato vittima di un incidente stradale che lo ha paralizzato. Cure costose e sei lunghi mesi presso una clinica ad Innsbruck, in Austria, dove ha subito – tra l’altro – un’operazione alle caviglie per tentare di riprendere l’uso delle gambe.

Ora, Donato sta meglio, ha fatto progressi per quanto riguarda il busto, come ha spiegato mamma Raffaella che, in questi lunghi mesi lontano da casa, non lo ha mai lasciato solo. Stamane, il giovane di Baronissi si recherà presso il centro di riabilitazione Lars di Sarno dove continuerà la riabilitazione, «per non perdere i progressi fatti in questi mesi», ha spiegato ancora la mamma di Donato. Mesi che, per il giovane non sono stati affatto semplici, lontano dagli amici, dagli affetti più cari, in un letto d’ospedale dove anche la lingua è stato un problema.

Dopo sei settimane dall’operazione, a Donato sono stati tolti i gessi ma deve ora continuare il lavoro per la riabilitazione delle caviglie, ha acquisito quasi il controllo del busto ed è stato verticalizzato ma la strada è ancora lunga, ragion per cui dovrà presto iniziare il nuovo percorso riabilitativo in una struttura privata nell’agro nocerino sarnese, in day-hospital.

«I medici mi avevano proposto un ricovero di due mesi ma Donato deve stare a casa, gli è stato riscontrato un problema sulla memoria breve e altri mesi in ospedale non lo aiutiano», ha spiegato la signora Raffaella. Donato ora sta riprendendo in mano la sua vita e come ha avuto modo di dimostrare in questi mesi non ha affatto intenzione di arrendersi e mollare.

Mamma Raffaella ora ha un altro obiettivo: aiutare le famiglie che si trovano nelle stesse difficoltà per diffondere le alternative possibili sulla riabilitazione affinché non brancolino nel buio, come invece è accaduto a lei. «Anche attraverso Donato, mi preme far sapere che ci sono i centri migliori e io che non ho avuto questa possibilità, spero di poter aiutare chi si trova nella nostra stessa situazione». Difficoltà e problematiche a parte, a Baronissi si respira aria di festeggiamenti per il ritorno a casa del giovane, lontano da tutti per lunghissimi mesi. Mesi in cui ha dovuto nuovamente imparare a camminare, a parlare, a muoversi.

E le cure sono state – e, senza dubbio saranno ancora – costose ma il web è riuscito a dimostrare tutto il suo buon cuore con numerose iniziative, finalizzate alla raccolta fondi proprio per permettere a Donato di farcela.

Fonte Le Cronache

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