“Sono abituato sempre a vedere e valutare le cose sul lungo periodo ma nel calcio spesso non si ha mai il tempo di aspettare e sono i risultati quello che la gente si attende”. Prova a stemperare i toni il fantasista granata Alessandro Rosina autore di una buona prestazione ed i una punizione magistrale che aveva regalato il momentaneo pareggio alla Salernitana contro il Vincenza. L’ex del Bari nonostante la sconfitta ha elogiato i propri compagni che non si sono risparmiati esortando la piazza a non deprimersi perché il campionato è ancora lungo e già da lunedì a Cesena la squadra avrà la possibilità di rimediare alle ultime due battute d’arresto: “Sono venuto a Salerno sia perché affascinato da una piazza come Salerno sia perché c’era Sannino che conosco bene e che reputo un ottimo Mister”. Il ruolo in cui preferisco essere impiegato? Preferisco giocare. Mi piace rendermi utile per la squadra e con l’esperienza ho imparato a mettere da parte l’egoismo personale per il bene del collettivo”.
Rosina: “Ripartire subito da Cesena. Il mio ruolo? Quello di essere in campo”
“Sono abituato sempre a vedere e valutare le cose sul lungo periodo ma nel calcio spesso non si ha mai il tempo di aspettare e sono i risultati quello che la gente si attende”. Prova a stemperare i toni il fantasista granata Alessandro Rosina autore di una buona prestazione ed i una punizione magistrale che aveva regalato il momentaneo pareggio alla Salernitana contro il Vincenza. L’ex del Bari nonostante la sconfitta ha elogiato i propri compagni che non si sono risparmiati esortando la piazza a non deprimersi perché il campionato è ancora lungo e già da lunedì a Cesena la squadra avrà la possibilità di rimediare alle ultime due battute d’arresto: “Sono venuto a Salerno sia perché affascinato da una piazza come Salerno sia perché c’era Sannino che conosco bene e che reputo un ottimo Mister”. Il ruolo in cui preferisco essere impiegato? Preferisco giocare. Mi piace rendermi utile per la squadra e con l’esperienza ho imparato a mettere da parte l’egoismo personale per il bene del collettivo”.
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3 Commenti
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Ma si può ingaggiare un giocatore di anni 32 per quattro stagioni, cioè fino al compimento del 36° compleanno, ad ottocentomila euro a stagione? Non sarebbe stato preferibile investire in qualche giovane di SICURO avvenire?
Per quello di sopra avete sempre da lamentarvi, l’età è relativa conta la motivazione e la voglia di esserci..ancora non sempre a 20 significa essere forti e determinanti…..
Quelli come te che non vogliono vedere la realtà delle cose ci hanno portato a questo sfascio, e che da modo a tanti personaggi poco raccomandabili di prendervi per i fondelli, cornuti e mazziati. Contenti voi…..