La donna non ha rivelato le modalità del suicidio del figlio. Il giovane è stato ricoverato in ospedale il 14 marzo, ma è deceduto tre settimane dopo, il 4 aprile.
“Non riesco a capire perché gli ha fatto questo” ha detto Katrina in merito al terribile scherzo subito da Tysen. La signora Goss ora vuole trascinare la ragazza – che non può essere nominata perché minorenne – in un’azione legale. “Sono davvero arrabbiata. Sono giovani e tutto il resto, ma quando fai una cosa del genere devi essere anche consapevole delle tue scelte: sai se stai facendo del bene o del male. Mi sento come se quella ragazza avesse approfittato di un ragazzo più giovane per controllarlo e manipolarlo. Dovrebbe essere ritenuta legalmente responsabile per questo scherzo orribile” aggiunge Katrina.
La polizia ha aperto un’indagine e secondo i media USA la minore potrebbe essere giudicata come un adulto. “Voglio esortare altre famiglie come la mia: comunicate coi vostri figli, state vicini a loro. Oggi i pericoli di Internet e degli sms possono avere gli stessi effetti della comunicazione faccia a faccia” ha detto ancora. “Vorrei che Tysen fosse ricordato per il ragazzino gioioso che era. Aveva uno spirito vivo e forte”.
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