Aveva solo 43 anni Antonio Carlone, il giovane sindaco di Campochiaro che alle 5 e 30 di questa mattina, 29 gennaio, si è spento all’hospice di Larino. Un male incurabile, purtroppo, lo ha strappato prematuramente alla vita lasciando senza parole tutti quelli che lo conoscevano. Carlone, oltre a essere sindaco, era anche consigliere provinciale dalla fine di agosto del 2016. Tre anni fa è stato in prima linea nella battaglia contro l’ipotesi installazione di una centrale a biomasse nell’area matesina. Temeva per la salute dei suoi concittadini. Sposato, padre di due bellissime bambine, lottava da qualche anno «come un leone» contro la malattia senza per questo tralasciare i suoi impegni politici.Negli ultimi mesi la situazione si era aggravata fino al triste epilogo di oggi.
«Ha lottato con una forza straordinaria e con enorme dignità, senza mai venir meno al suo ruolo e ai suoi doveri di sindaco. Una splendida persona, esempio di forza e coraggio»: lo ricorda così Luigi Valente, il collega-sindaco di Vinchiaturo che stamattina si è svegliato con questa brutta notizia che si è diffusa rapidamente in tutta la regione. Carlone lo conoscevano in tanti, dentro e fuori le istituzioni, apprezzandone le qualità professionali ma soprattutto umane.
E proprio per dare modo a chi lo ha conosciuto di potergli dire addio nel pomeriggio di oggi sarà allestita la camera ardente in Municipio, mentre domani, 30 gennaio alle ore 16 nella chiesta di Santa Maria Assunta si svolgeranno i funerali.
Guiderà il Comune la vice sindaco, Maria Karin Della Penta fino alle nuove elezioni che potrebbero essere anticipate col prossimo turno delle Amministrative.
In provincia, invece, prenderà il posto di Carlone il primo dei non eletti Francesco Roberti, già consigliere comunale a Termoli.
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