Covid, Omicron corre, Quarantena, scuola e obbligo vaccinale i temi del Cts

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Omicron corre ma l’Italia non può fermarsi, ed oggi il blocco delle attività diventa un rischio più concreto. Gli italiani attualmente positivi al Covid sono circa 600mila, e la fitta rete di relazioni innescata dalle festività, ha costretto alla quarantena milioni di persone. Il Governo ha chiesto al Comitato Tecnico Scientifico un consulto sui tempi di quarantena e sull’obbligo vaccinale.

La riunione di oggi dovrebbe decretare alcune novità per il nuovo anno. L’ipotesi sembra essere la riduzione da sette a tre o cinque giorni, della quarantena per i soggetti vaccinati anche con terza dose. Resterà sicuramente invariata a dieci giorni la quarantena per i non vaccinati. Probabilmente ci sarà anche la revisione del concetto di contatto stretto, che sarà trattato a seconda del rischio.

Nel caso di basso rischio, la quarantena potrebbe essere revocata dopo un test antigenico o molecolare negativo, e in assenza di sintomi. Gli operatori sanitari dovrebbero ricevere una deroga o riduzione del periodo di quarantena, in caso di contatto con positivi nei rapporti extralavorativi. L’obiettivo del provvedimento è evitare la carenza di personale sanitario a causa dell’isolamento obbligatorio.

Le regioni hanno richiesto l’azzeramento dell’isolamento per i vaccinati con tre dosi, e  la riduzione a cinque giorni per coloro che sono coperti da due dosi in attesa di booster. La scuola è un altro tema caldo. L’attuale contesto prevede l’isolamento di una classe intera con tre contagi. Non si esclude che venga introdotta la quarantena anche con un solo positivo.

Nella discussione di fine anno ci sarà spazio anche per l’obbligo vaccinale. Il governo potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di applicarlo a nuove categorie. Al momento è obbligatorio soltanto per sanitari, insegnanti e forze dell’ordine. Favorevoli all’estensione della misura il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il Ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, e il ministro del lavoro Andrea Orlando. Il super green pass per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, sembra prendere sempre più consistenza per l’inizio del nuovo anno.

Olindo Nuzzo

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