Il team dell’ippocampo potrebbe schierarsi col 4-3-1-2, inizialmente, con Kastanos a dare una mano a Lassana Coulibaly ed Ederson (nella ripresa potrebbe dar vita ad una staffetta con Bohinen) in fase di non possesso, ma il cipriota, come ha già fatto contro la capolista, dovrà essere bravo ad appoggiare la manovra offensiva, per sfruttare la sua capacità di saltare l’uomo, rifinire per le punte e, all’occorrenza, calciare in porta. Verdi, motivato dalla sfida alla sua ex squadra, dovrà rappresentare il valore aggiunto, in assenza di Ribery e Perotti, non solo sui calci piazzati, ma anche per garantire assistenza a Bonazzoli e Djuric lì davanti, dove sembra che le cose stiano iniziando a migliorare: nelle ultime quattro partite la Salernitana ha sempre segnato almeno un gol (2 contro Spezia e Milan all’Arechi).
Per non vanificare la crescita delle punte, allora, la squadra di Nicola dovrà provare a mantenere finalmente inviolata la porta di Sepe (non proprio impeccabile contro i Diavoli rossoneri), operazione che non riesce al team dell’ippocampo dallo scorso 2 ottobre. Fazio e Dragusin dovranno frenare la fisicità di Arnautovic, Ranieri senza distrazioni dovrà francobollare il mobile Orsolini, mentre Mazzocchi potrebbe godere di un pizzico di libertà in più.
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