Dieci punti nelle ultime 4 partite conditi da un gol subito, su rigore a Benevento e sei gol fatti. Nelle ultime cinque partite la Salernitana ha viaggiato alla media della Spal, da prima della classe. Numeri da grandeur, che sembrano appartenere ad altri, non certo alla bistrattata Salernitana che in tanti avevano già battezzato a ridosso della zona rossa dove ci sono le squadre che lottano per non retrocedere. Troppa grazia, Sant’Antonio – dicono in coro i tifosi – mentre mister Bollini, l’incontentabile, dice che bisogna migliorare. Probabilmente, uno dei segreti della resurrezione è stato proprio Bollini abile a risvegliare la truppa facendola tornare squadra.
Lavoro, sacrificio e fiducia, queste le linee guida del mister che oggi può contare anche su elementi finalmente assurti a nuova vita: da Sprocati a Tuia, da Vitale a Minala. Vecchi e nuovi oggi sono tutti in grande spolvero e se rendono al massimo è anche perché il telecomando è nelle mani di un Coda da 10 e lode. Da tempo a stretto contatto con la Musa ispiratrice, quella che ti trasforma i piedi in mani guantate, con cui carezzare il pallone. O segna gol pesanti o fa segnare gli altri. Altro piccolo segreto: gli striscioni contro si sono trasformati in amuleti. Da Indegni a Benevento a Meritateci a Chiavari e fino alla gara di ieri. Speriamo che gli striscioni di critica e di sprone vengano affissi fino a giugno. Per la serie: non è vero, ma ci credo.
di Rosina…
Del Mister, che finalmente ha messo in campo, una bella formazione (mi riferisco alla partita contro l’Ascoli) avendo avuto il coraggio e la capacità di mettere fuori Rosina e Improta. Io umilmente suggerire i di insistere con Donnarumma, che insieme a Coda e Sprocati e’ veramente un nell’attacco..