Da Sarno a Palermo: 20 anni di catastrofi tra alluvioni e frane

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Quella di Casteldaccia, nel Palermitano, dove 9 persone sono morte in una villa sommersa dall’acqua e dal fango del fiume Milicia, è solo l’ultima di una serie di tragedie che sempre più spesso colpiscono l’Italia. La causa è il maltempo, i cui effetti sono però amplificati da un dissesto idrogeologico che rende il territorio più fragile. Ecco quali sono state le principali catastrofi begli ultimi 20 anni.

5 maggio 1998 – Interi quartieri cancellati da tonnellate di fango, una marea nera che ha travolto case e persone scendendo a valle dalla montagna sotto l’azione della pioggia: un incubo che a Sarno provoca 137 morti (oltre ad altre 11 vittime nella vicina Quindici e 5 a Siano). .

9 settembre 2000 – Tre giorni consecutivi di pioggia martellano la Calabria, e il campeggio “Le Giare” di Soverato si trasforma improvvisamente in un fiume in piena che travolge tutto: 13 i morti.

1 ottobre 2009 – Il dissesto idrogeologico e le forti piogge provocano in provincia di Messina gigantesche colate di detriti che travolgono abitazioni e automobilisti tra Giampilieri superiore e Scaletta Zanclea. 28 i morti.

4 novembre 2011 – Disastrosa alluvione a Genova a seguito di un’eccezionale precipitazione in alcuni quartieri del levante della città in Val Bisagno. I morti sono 6.

18 novembre 2013 – 20 ore di precipitazioni devastano la Sardegna nord orientale. Ponti crollati, campagne allagate e una vera e propria tempesta si abbatte su Olbia. Le vittime sono 18.

25 ottobre 2011 – Una delle peggiori alluvioni della storia della Liguria si abbatte sulle Cinque Terre. Vernazza è invasa da un fiume di fango e danni gravissimi si registrano anche a Monterosso. Le vittime sono 13. I danni sono calcolati in centinaia di milioni di euro.

2 agosto 2014 – Un impressionante nubifragio colpisce la valle del torrente Lierza (Treviso) che straripa investendo un centinaio di persone riunite nono lontano per una manifestazione locale. I morti sono 4.

18 gennaio 2017 – Una slavina di dimensioni gigantesche si stacca dalle pendici del Gran Sasso e si incanala in un canalone in località Farindola dove è stato costruito l’hotel Rigopiano che viene sepolto da metri e metri di neve. I morti sono 29.

9/10 settembre 2017 – Il preavviso della Protezione civile e la diffusione di un’allerta arancione non bastano ad evitare l’alluvione che, complice un territorio compromesso da una carente manutenzione, colpisce Livorno e provoca la morte di 9 persone.

20 agosto 2018 – Nove escursionisti ed una guida muoiono dopo essere stati sorpresi da un violento temporale e dalla conseguente ondata di piena delle gole del torrente Raganello, in provincia di Cosenza.

Fonte TgCom.it

2 Commenti

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  • invece di spendere soldi inutili col fantomatico reddito di cittadinanza investissero quei miliardi per mettere in sicurezza la nazione da nord a sud; potranno lavorare da subito milioni di persone ed evitare che ad ogni pioggia muoiano persone per l’incuria dei governanti.ma domani è tutto dimenticato, fanno solo chiacchiere e giocano con la vita di persone innocenti….vergognatevi

  • Caro ‘cittadino’ qui non si tratta di mettere in sicurezza, si tratta di rispettare le leggi che ci sono ma nessuno controlla perché tutti mangiano. Adesso è tutto colpa del reddito di cittadinanza? Ma se siamo indietro di 25 anni rispetto al resto dell’Europa. Andate a vivere un po’ all’estero prima di parlare. Silenzio per favore.

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