Meduse velenose nei mari italiani: la “Caravella portoghese” è letale

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Anche nei nostri mari è previsto l’arrivo di alcune meduse molto pericolose e particolarmente velenose; in special modo la comparsa sui litorali iberici della “Caravella portoghese” sta mettendo in allarme gli esperti.

Meduse velenose nei mari italiani: la “Caravella portoghese”

Nonostante venga spesso classificata come medusa, la Caravella portoghese è in realtà un sifonoforo, ovvero un organismo formato dall’aggregazione di quattro diversi individui specializzati chiamati zooidi, i quali vivono in una condizione di interdipendenza. La Caravella portoghese, il cui nome deriverebbe dall’aspetto assunto dalla sua sacca galleggiante che ricorderebbe appunto una caravella, è difatti il risultato dell’unione di 4 tipi di polipi.

Pericolo meduse: ecco dove è stata avvistata

Questo organismo è molto comune nelle fasce subtropicali e tropicali degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano, ma nelle ultime settimane sarebbe stata avvistata anche a largo della Sicilia, della Sardegna e della Calabria. A confermare tali avvistamenti vi sono anche le parole della dottoressa Angela Santucci, biologa marina all´Istituto di Scienze Marine del Cnr di Lesina (Foggia), la quale ha dichiarato che negli ultimi 10 anni gli avvistamenti di meduse pericolose lungo le coste italiane sono aumentati di oltre dieci volte.

Ecco i trattamenti efficaci contro le punture della Caravella portoghese

Le punture della Caravella portoghese, oltre a produrre molto dolore nei soggetti colpiti, possono provocarne anche la morte. Dato che viene scambiata spesso per un medusa, si è soliti utilizzare metodi di neutralizzazione sbagliati. Ecco invece alcuni trattamenti da usare in caso si venisse punti dalla Caravella portoghese:

• rimuovere ogni eventuale residuo di tentacoli o parti della caravella presenti sulla pelle

• applicare acqua salata sulla parte interessata (non acqua dolce, perché può peggiorare la situazione).

• in seguito applicare acqua calda a 45 °C sull’area interessata per almeno 15-20 minuti, al fine di ridurre il dolore.

• se sono stati colpiti gli occhi, sciacquarli abbondantemente con acqua di rubinetto a temperatura ambiente per almeno 15 minuti.

• Se la visione dovesse cominciare a sfocarsi o gli occhi continuassero a lacrimare o gonfiarsi, o si dovesse presentare qualsiasi altro problema persistente, è necessario rivolgersi a un pronto soccorso nel minor tempo possibile.

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