Lʼobbligo dellʼAEB, acronimo che sta per “Autonomous Emergency Brake”, è un grande risultato perché allargherà alle utilitarie, alle auto dei segmenti più piccoli e ai veicoli commerciali un dispositivo che, invece, è già presente su molte auto di fascia medio-alta. Ma la sicurezza stradale deve essere un valore condiviso per tutti e così dal 2020 tutti i veicoli immatricolati in Europa ne saranno dotati. Nelle situazioni di pericolo e rischio di tamponamenti, dunque, e fino alla velocità di 60 km/h, dovrà intervenire in automatico il sistema di frenata elettronica per arrestare il veicolo.
LʼEuroNCAP stima che nelle città dellʼUnione Europea la riduzione delle vittime sarà pari al 38%, per un migliaio di vite salvate ogni anno. Meno incidenti significa però tanti altri vantaggi: meno costi per lʼospedalizzazione e le cure sanitarie e riabilitative dei feriti, meno costi assicurativi per le compagnie e polizze più basse per gli automobilisti.
Lʼunico cruccio in merito alla decisione arriva dalla Commissione economica per lʼEuropa delle Nazioni Unite (Unece), che avrebbe voluto la misura universale in tutti i Paesi. Invece lʼAEB è oggi obbligatoria soltanto in Giappone, nel 2020 nellʼUE e nel 2022 in India, mentre Usa e Cina per il momento si sono tirate fuori dalla sua adozione.
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