Come dichiarato domenica sera dal presidente della regione Piemonte Alberto Cirio: “Juventus Milan si giocherà a porte aperte con delle limitazioni, come per tutte le partite che si disputeranno in Italia. Il Presidente del consiglio dei ministri ha stabilito che, per evitare gli spostamenti su eventi straordinari di persone che provengono da queste tre regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, ndr), il decreto contenga la disposizione che vieta possano seguire la propria squadra al di fuori delle loro regioni. Casi come quello dei tifosi dell’Atalanta in trasferta a Lecce non si verificheranno più fino a che le misure di contenimento saranno valide”
Il decreto del Governo di domenica annullava la sospensione della frequenza delle scuole per il Piemonte, lasciando però alla Regione la facoltà di decidere. E lunedì sera con un’altra ordinanza la Regione ha prorogato la chiusura delle scuole fino all’8 marzo. Restano invece aperti cinema, teatri e musei. La decisione di non fare disputare la partita arriva invece dal governo ed è stata recepita dalla Regione. Dopo 48 ore cambia così di nuovo tutto: Juventus Milan non si gioca. Rinviata a data da destinarsi.
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